“Chi vince esulta, chi perde spiega”, il mantra di mister Crippa scritto a caratteri cubitali sulle magliette celebrative dei ragazzi della Prima categoria la dice lunga sul clima che per tutto l’anno si è respirato all’interno del gruppo. Nessun dramma dopo la beffa di un anno fa, quando un gol siglato al 96′ dal Ceriano Laghetto al Monnet Xenia mandava i primi in Promozione e ricacciava l’urlo in gola ai nostri, già pronti ai festeggiamenti doppo l’ultimo match giocato in quel di Cantù. Nessun dramma ma solo tanta voglia di rivalsa, in silenzio, contro nessuno, ma solo lavorando su se stessi.

E la forza del gruppo alla lunga è venuta fuori, dopo un cambio di pelle camaleontico che ha visto la disposizione tattica completamente rovesciata rispetto ad un anno fa. Dopo un inizio di stagione un po’ enigmatico ecco il cambio di passo, con l’azzardo di mister Crippa: tutta la potenza offensiva subito in campo e sacrificio, grande, da parte di quei pochi deputati a difendere o a dare equilibrio. I numeri dei gol fatti e subiti sono la cartina tornasole di una squadra capace di rimonte incredibili, partite arrembanti, gol segnati a grappoli ma anche di qualche sofferenza là dietro, dove spesso gli spifferi si facevano sentire. Ma il gioco è valso la candela e l’azzardo ha fatto saltare il banco: Ardita Cittadella campione del girone B di Prima categoria!

Si va in Promozione. Un traguardo storico per una società nata ex novo nel giugno del 2021 e la cui crescita in questi tre anni è stata esponenziale, sotto (nel settore giovanile) e ora anche sopra (prima squadra), con l’obiettivo in testa di legare ancora più saldamente insieme questi due mondi assolutamente complementari.

Si va in Promozione grazie anche alla disponibilità di tutti quanti, ognuno pronto a fare centinaia di km pur di trovare un campo dove potersi allenare. Sul retro della maglietta ci sono tutti: gli impianti cittadini di via Spartaco, via Frigerio, Sagnino e Lora, quelli di Cadorago, Cermenate, Cesana Brianza, Canzo, persino quello di Maslianico, con una seduta svolta in casa proprio dell’avversario n.1 di questa stagione (a cui va dato merito di aver reso la competizione ancora più interessante). Un tour de force che ha finito per rafforzare il gruppo, strepitoso nel mostrare forte senso di appartenenza.

Inutile soffermarsi sull’analisi tecnica dell’ultimo match, perso contro il Rovellasca all’ultimo secondo di gara. Troppo tesi i ragazzi per dare una valutazione. Ma poi che cosa importa in questo momento? E’ solo il momente di festeggiare e dire grazie, a tutti.

Intanto, sembra quasi uno scherzo del destino, il karma che completa il suo cerchio… ma quello che il Monnet “aveva tolto” 12 mesi fa, il Monnet ora lo “ha restituito”, sconfiggendo domenica in rimonta l’Ardisci e Maslianico e consegnandoci di fatto il titolo.

Al triplice fischio questa volta nessuno ha osato esultare però. Bocche cucite e “orecchio alla radiolina”, come si diceva un tempo. Poi l’urlo liberatorio “E’ finita, siamo in Promozione!”. E via ai festeggiamenti, sul prato di Figino Serenza, poi in via Frigerio a Como e quindi nell’ennesimo tour a tappe, questa volta non per campi da gioco ma in giro per i vari locali e bar dei colli erbesi. Una grandissima soddisfazione, ingigantita dalla calorosa partecipazione dei ragazzi del settore giovanile, domenica giunti numerosi sugli spalti a sostenere la squadra e pronti a scendere in campo dopo il triplice fischio e urlare insieme a bomber Longoni & co l’ormai celebre coro del settore giovanile: “Noi, noi, siamo, siamo….”.

Bello, tutto molto bello. Sicuramente una giostra di emozioni indimenticabile, per tutti, dal presidente Fabio Melgrati con tutto il consiglio AC e Cittadella, sino al mitico magazziniere “Peppo”, passando per tutti ragazzi della rosa, quelli della Juniores e Under 18 che si sono aggiunti nei mesi per puntellare l’organico di mister Crippa, lo staff Crippa e Gatto cui si è aggiunto quest’anno il capopolo Paolo Di Marco, mister dei portieri, il dg Tony Campeglia, il ds Christian Giglio, il team manager Davide Crescenzo con il dirigente Di Mauro, il guardalinee Salvatore Brenna, le mani d’oro di Mattia Marson osteopata e massaggiatore sportivo e tutti i simpatizzanti del mondo Cittadella e Ardita Cittadella che ci seguono da sempre con affetto, stima e fiducia.

Complimenti ragazzi, ci avete riempito di orgoglio e siete stati esempio per centinaia di ragazzi che indossano e amano questi colori!